AIDA Meeting “Laboratorio fotografico in dermatologia: focus sulla vitiligine”
18 Ottobre -19 Ottobre
Negli ultimi anni, l’impiego della fotografia in dermatologia ha assunto un ruolo sempre più rilevante, rappresentando non solo uno strumento diagnostico, ma anche un mezzo fondamentale per la documentazione clinica e il monitoraggio terapeutico. La fotografia dermatologica permette di catturare dettagli della superficie cutanea non sempre visibili ad occhio nudo e di confrontare in maniera oggettiva le condizioni della cute nel tempo. Tra le diverse tecniche fotografiche, la fotografia con luminescenza indotta da raggi UV (fotografia con lampada di Wood) ha acquisito una particolare importanza nella diagnosi e nella gestione di diverse patologie cutanee, con applicazioni specifiche per le malattie ipocromiche come la vitiligine.
La vitiligine è un disturbo cronico della pigmentazione, caratterizzato dalla comparsa di macchie ipocromiche o acromiche sulla pelle, dovute alla distruzione o inattivazione dei melanociti. Per il dermatologo, l’identificazione delle aree ipocromiche in fase iniziale, spesso invisibili all’occhio nudo, rappresenta una sfida. La fotografia con luminescenza UV consente di visualizzare queste alterazioni pigmentarie con maggiore chiarezza, evidenziando le aree di depigmentazione o pigmentazione irregolare. Questo strumento diventa particolarmente utile non solo nella diagnosi precoce, ma anche nel monitoraggio dell’evoluzione della malattia e nella valutazione della risposta terapeutica.
L’evento formativo si propone di fornire una panoramica sulle tecniche di fotografia clinica in dermatologia, con particolare attenzione alla fotografia a luminescenza UV per la gestione della vitiligine e di altri disordini ipocromici. I partecipanti avranno l’opportunità di apprendere i principi teorici alla base di queste tecniche, inclusi i fondamenti fisici della radiazione UV e la sua interazione con la cute, e di acquisire competenze pratiche sull’utilizzo della strumentazione fotografica e delle lampade di Wood.
Inoltre, verranno approfonditi i vantaggi e i limiti dell’impiego della fotografia UV nella pratica clinica dermatologica, mostrando come l’integrazione di questa tecnologia possa migliorare l’accuratezza diagnostica, la pianificazione terapeutica e la comunicazione con i pazienti. La fotografia dermatologica, infatti, non rappresenta solo uno strumento per il clinico, ma può anche essere utilizzata come mezzo educativo per il paziente, facilitando la comprensione del percorso terapeutico.
In sintesi, questo evento formativo offrirà una visione completa e aggiornata sull’importanza della fotografia clinica in dermatologia, con un focus particolare sull’uso della fotografia a luminescenza UV nella gestione di patologie ipocromiche, contribuendo così a migliorare la qualità delle cure dermatologiche.
L’evento si strutturerà con lezioni teoriche frontali intervallate da esercitazione pratiche e interattive durante le quali i discenti eseguiranno -con fotocamere, dispositivi mobili e personal computer- le tecniche fotografiche e le metodiche di elaborazione delle immagini cliniche dibattute, sotto la guida e la supervisione dei tutor, in un continuo e proficuo scambio di esperienze volto a implementare e migliorare le specifiche competenze professionali.
Il Corso è stato accreditato accreditato presso il Programma Nazionale di Educazione Continua in Medicina, per la Professione di Medico Chirurgo e per la Disciplina di Dermatologia e Venereologia.
Il Numero ECM identificativo del Meeting è: 430885 ed. 1
Crediti ECM attualmente assegnati al Meeting: 11,6 (per le sole Discipline accreditate)
Numero massimo di Partecipanti al Meeting: 25
Durata attività formativa in ore: 8
Allegati
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